Relatore:
GOV. GIULIO KOCH
 

La visita del Governatore – gli diamo il benvenuto a questa ottava conviviale - è sempre un appuntamento cruciale nella vita di un Club. Il Distretto viene a casa nostra per incontrare ognuno di noi. Il programma, le linee guida e soprattutto le nuove “Idee” distrettuali vengono trasmesse senza filtri, rendendo la comunicazione più efficace e penetrante.  

Un anno rotariano senza un tale evento non sarebbe concepibile anche se quasi certamente – rimanga tra noi - risparmierebbe almeno qualche fibrillazione al Presidente e ai suoi più stretti collaboratori.  

La serata nella nostra sede storica del Westin Palace ha inizio con la “spillatura” del nuovo socio,  

L’ Avv. Angelo Laratta. Proveniente dal nostro c.d. settore giovanile è l’esempio di come il nostro Club pensi e costruisca il suo futuro e di quanto i valori rotariani siano capaci di attrarre ancora i giovani. Il momento solenne sembra prodromico e complementare a quello che dopo pochi minuti il Governatore ci dirà. 
 

Giulio Koch è un limpido esempio del “Fare” e del “Pensare in grande”. 

Laureato in Ingegneria Elettronica, conseguito un Master in Business Administration all’Università Bocconi di Milano, è sempre stato in posizioni di rilievo, rappresentando a tutto tondo la figura dell’Italia che vuole fare mettendosi al servizio degli altri. È proprio per questa “Idea” ha deciso di mettere a disposizione della causa rotariana tutta la sua professionalità. 

Rotariano dal 1998, ha iniziato il suo percorso nel RC Milano Linate sino a diventarne Presidente nell’A.R. 2004-2005. Presidente della Commissione Azione Internazionale del Distretto 2040 e Assistente del Governatore, ha ricoperto poi la carica di Governatore del Distretto 2040 nell’A.R. 2010-2011. 

Molto altro ci sarebbe da scrivere ma ora è il momento di ascoltare il suo Pensiero. 

Non ci si perde in sterili complimenti. Le parole del Governatore suonano sin dal primo momento come un monito che il nostro Presidente, al termine del discorso, definirà un vero e proprio “booster” per tutti noi. 

“Il mondo rotariano non è un qualcosa a sé”. Deve farsi sentire ed essere linfa vitale permanente nella società, soprattutto ora, che il mondo sta vivendo una situazione politica e sociale critica, permeata di insidie, incertezze e diffusa sfiducia. 

Sembra che gli uomini abbiano perso la capacità di condividere, lasciando campo libero agli estremismi. Vi è una polarizzazione della nostra società. Dai talk show alla politica sembra che non vi sia più spazio per un sano confronto dove, invece di parlarci uno sull’altro e combatterci, sia possibile il rispetto pur nella diversità. 

Venendo a noi, se nel “Fare” ce la caviamo bene - i progetti sono tanti e vengono realizzati - maggiori difficoltà le troviamo nella nostra c.d. leadership delle “Idee”. Dobbiamo cercare di essere Innovativi con una visione a lungo termine. Occorre essere capaci di interrelazione tra i club per andare oltre i tanti e nobili piccoli progetti.  

A sintesi, tra tante piccole bandierine, dobbiamo riuscire a posare la nostra “Bandierona”. 

E questo, senza mai dimenticare, soprattutto ora, che nel nostro quotidiano dobbiamo essere esempio di convivenza e di pace.  

I nostri valori non devono mai essere dimenticati: “i rotariani non parcheggiano in doppia fila”. 

Sull’idea di pensare in grande e a lungo termine, per mutare in meglio “realmente” la nostra società, gli esempi non ci mancano. 

Luigi Mangiagalli, grande medico e grande sindaco, fu anche un grande rotariano. Primo presidente di Club in Italia, il leggendario Rotary Club Milano, lasciò un’impronta e un ricordo indelebili. 

Era il 12 aprile del 1928 quando nasceva in Italia il primo centro dedicato esclusivamente alla ricerca e alla cura dei tumori. Si deve proprio a lui questa visione innovativa, questa volontà di creare. Il “male oscuro” così era definita la malattia negli anni Venti, per la prima volta vedeva tutti uniti nella battaglia ricercatori, chirurghi e clinici in stretto contatto per la prima volta con l’Università, un’altra sua Idea che divenne ben presto realtà nella società milanese nel lontano 8 dicembre 1924.  

Nel dopoguerra ecco un’altra “Idea”, simbolo dei frenetici anni della ricostruzione.  

Il Grattacielo Pirelli, commissionato da Alberto Pirelli all’architetto e designer Giò Ponti nel 1950, vide la posa della prima pietra Il 12 luglio 1956 per poi essere inaugurato nell’aprile del 1960.  

Pirelli impersonava la classe imprenditoriale italiana e con quell’ “Idea” dimostrava di voler essere in prima linea per rilanciare il ruolo di Milano quale motore economico del Paese. 

Citando Kierkegaard - «È proprio vero quel che dicono i filosofi: la vita va compresa all'indietro ma non bisogna dimenticare l'altro principio, che “si vive in avanti” -   il Governatore ci sprona a guardare agli esempi del passato per pensare al nostro futuro.   

Le Idee devono essere seguite dalla concretezza e il nostro Governatore ne è un esempio.  

Il programma - “Milano …oltre l’oggi” - guardando alle necessità della realtà milanese - consta di tre Manifesti su Giovani, Lavoro ed Ambiente, scelti come temi di impegno del Rotary milanese.  

Le grandi Idee richiedono tempo per essere realizzate e per questo il programma è stato concordato anche con i successori per garantire costanza nell’azione su Milano.  

In occasione della celebrazione del centenario rotariano che avrà inizio venerdì 17 novembre con un concerto serale in Duomo, aperto a tutti, e con due giornate di lavoro nell’Aula Magna dell’Università Statale di Milano in via Festa del Perdono 7, i Tre manifesti verranno presentati alle Autorità - Attilio FONTANA, Presidente Regione Lombardia, e il Sindaco Giuseppe SALA – a dimostrazione dell’importanza di coltivare i legami tra la realtà rotariana e il territorio. 

La serata è ormai giunta al termine. Ringraziamo il Governatore per la sua presenza e le sue parole illuminanti che sono e saranno guida e stimolo per continuare a migliorarci, guardando sempre al futuro.