NICOLA BONUOMO
Caro Nicola
Ho fatto una cosa strana e forse un po’ sciocca, il giorno del tuo compleanno lo scorso 1° settembre, ti ho mandato gli auguri direttamente su WhatsApp come se i sistemi informatici e di social media potessero superare qualunque forma e qualunque distanza.
Ma scriverti è un modo per sentirti ancora vicino e raggiungibile ed alleviare un poco il vuoto che ci hai lasciato.
Caro Nicola
Ho fatto una cosa strana e forse un po’ sciocca, il giorno del tuo compleanno lo scorso 1° settembre, ti ho mandato gli auguri direttamente su WhatsApp come se i sistemi informatici e di social media potessero superare qualunque forma e qualunque distanza.
Ma scriverti è un modo per sentirti ancora vicino e raggiungibile ed alleviare un poco il vuoto che ci hai lasciato.
 
Lo scorso giugno, poco prima delle vacanze, avevo trovato nel mio archivio una foto della gita alla cantina di Cà del Bosco del 2008 e ci eravamo messaggiati con l’affetto di sempre con l’intento di risentirci dopo l’estate.
Purtroppo, non è stato così.
Conserverò il tuo numero di telefono come ho già fatto con altri cari amici, è un modo in più per sentirsi vicini, è un legame in più oltre all’amicizia che ha contraddistinto i nostri anni rotariani.
Nel Rotary ci siamo scoperti lentamente come avviene nelle migliori maturazioni.
Ho dei ricordi indelebili, la tua Presidenza, il tuo rigore morale e professionale, la tua sensibilità.
Ed anche ricordi più intimi come la tua ospitalità quando, tantissimo tempo fa, venni a trovarti nella tua casa a Bee sul Lago Maggiore.
I tuoi libri con le tue ricerche storiche, la tua biografia, le dediche su di essi, sono segni di grande sensibilità, cultura e intelligenza che hanno arricchito chi ha avuto la fortuna di esserti vicino.
Quando nel 2018 ricevesti da Craig Sause una PHF scrissi poche righe come segno di affetto personale e di tutto il club.
Te le ripropongo:
NON SONO CAPACE
 
Quando vuoi dire ad un amico
che sono tanti gli anni trascorsi assieme.
 
Quando vuoi sussurrargli
che sono stati anni davvero belli.
 
Quando vuoi ricordargli
le cose splendide che è riuscito a fare.
 
Quando vuoi ringraziarlo
per l’esempio che ha rappresentato.
 
Quando vuoi confidargli
che sei onorato della sua amicizia.
 
Quando vuoi salutarlo
solo per il piacere di farlo.
 
Non sono capace.
 
Non sono capace
Caro Nicola,
di trovare le parole adatte.
 
Ed allora ti sorrido, tu sorridi,
e le parole non servono più.
 
Caro Nicola, ti mando, ti mandiamo per l’ultima volta un sorriso perché ora le parole non servono davvero più.
 
                                                                             Pietro