COLORI E CALORE
 
Il bi-annuale appuntamento del nostro Club per la giornata detta " ANTIGRAFFITI ", è stata del tutto particolare. Non soltanto per i volontari: tanti - oltre 100 persone fra soci del Milano Castello ed i Rotaract - quanto per il luogo e la commemorazione che è stata la parte più intensa della giornata.
 
Il luogo scelto quest'anno per il service del Milano Castello era nella periferia Nord di Milano, a Baggio. Via Nikolajevka è infatti una traversa di via Forze Armate e l'intervento del cleaning day del 2019, era su un gruppo di case popolari.
 
In questa direzione (delle periferie) su cui ci aveva informato la nostra neo socia Fabiola Minoletti nella conviviale del 19 settembre u.s., si è orientato il Comune di Milano.
 
Fabiola, da anni instancabile operatrice e coordinatrice del service, aveva aggiunto di aver sperimentato che proprio in periferia i muri, una volta liberati dai graffiti, erano 'sorvegliati' dai residenti, che intervenivano spontaneamente a pulirli se venivano di nuovo imbrattati.
COLORI E CALORE
 
Il bi-annuale appuntamento del nostro Club per la giornata detta " ANTIGRAFFITI ", è stata del tutto particolare. Non soltanto per i volontari: tanti - oltre 100 persone fra soci del Milano Castello ed i Rotaract - quanto per il luogo e la commemorazione che è stata la parte più intensa della giornata.
 
Il luogo scelto quest'anno per il service del Milano Castello era nella periferia Nord di Milano, a Baggio. Via Nikolajevka è infatti una traversa di via Forze Armate e l'intervento del cleaning day del 2019, era su un gruppo di case popolari.
 
In questa direzione (delle periferie) su cui ci aveva informato la nostra neo socia Fabiola Minoletti nella conviviale del 19 settembre u.s., si è orientato il Comune di Milano.
 
Fabiola, da anni instancabile operatrice e coordinatrice del service, aveva aggiunto di aver sperimentato che proprio in periferia i muri, una volta liberati dai graffiti, erano 'sorvegliati' dai residenti, che intervenivano spontaneamente a pulirli se venivano di nuovo imbrattati.
 
Baggio era il luogo scelto oltre 60 anni fa da un immigrato - come chi scrive questa nota - forte di una vivacità di idee, energie e voglia di fare veramente ammirevoli, volti a dare il proprio contributo alla rinascita di Milano. 
Fabiola con i Presidenti Rotaract Gabriele, il President Rotary Guido, la famiglia Iosa ed altri.
Quest'uomo era Antonio Iosa, nato nel Tavoliere delle Puglie 1933 e approdato negli anni 60 a Milano, per radicarsi nella estrema periferia della Metropoli. Qui aveva dato vita - lui figlio di un bracciante - ad un Circolo Culturale di prim'ordine.
 
Luogo di impegno sociale, di dibattiti, di ricerche ambientali e del territorio, di   aggregazione personale, il circolo di Baggio, intestato a Carlo Perini, divenne tanto noto da entrare nel mirino delle Brigate Rosse. Chi ha vissuto quegli anni, e la Storia ce lo ha confermato, sa che ad essere presi di mira dai terroristi, erano i migliori della società civile (per i terroristi questi erano “i servi dello Stato").
La brigata che faceva capo a Walter Alasia, fece irruzione in via Mottarone dove Antonio quel giorno si trovava e fu punito (era questo uno dei termini ricorrenti dei brigatisti), proprio per quel che Lui rappresentava nella società milanese.
 
Antonio Iosa riconta la storia di suo padre.
Nell'agguato del 1° aprile 1980 ad Antonio gli fu risparmiata la vita (per un attimo la pistola era stata puntata alla tempia) ma fu gambizzato (altro termine ricorrente nelle follie di quegli anni).
 
 
Questa mattina, in via Nikolajevka di Baggio, quindi nel territorio scelto 60 anni fa da Antonio Iosa per il suo impegno nella metropoli milanese, si è tenuta una breve ma toccante cerimonia di commemorazione. Alla presenza della moglie e del figlio, degli assessori alle partecipazioni del Comune di Milano Lorenzo Lipparini, dell'ing. Salvatore Crapanzano del Coordinamento dei Comitati Milanesi, di Guido Motti presidente del Rotary Club Milano Castello, di un gruppo di 12 soci del Rotary e dei giovani Rotaractiani di più Club del Distretto 2041 ed altri.
 
Nel prato, davanti alle case ripulite e fresche di colori, in assoluto silenzio, le tute bianche dei volontari del Cleaning day, hanno interrotto il lavoro per ascoltate le parole del figlio di Antonio e poi di Lorenzo Lipparini.
 
Abbiamo così appreso che le pallottole delle Brigate Rosse non fermarono Antonio, che -anzi - continuò con più determinazione la sua incessante opera culturale, sia nel circolo Carlo Perini da lui fondato - ora diventata una Fondazione - sia e dovunque potesse comunicare il suo pensiero, ricco di ide ed esperienze.
 
E questo, nonostante il calvario di operazioni (ben 36 ricordava la moglie), tutte ricollegabili all'attentato del 1980. (Toccante alla fine della cerimonia, il gesto della nostra Fabiola, che ha consegnato alla signora Iosa il fascio di fiori).
 
Nicola Bonuomo
 
Il Comune di Milano ha incluso Antonio Iosa fra i cittadini illustri di Milano e sarà iscritto nel Famedio del Monumentale fra poco più di un mese, il 2 novembre 2019, insieme ad altri benemeriti di Milano, come Mario Cervi (giornalista), Rachele Bianchi (artista, pittrice e scrittrice), Inge Feltrinelli (editrice), Paola Marozzi Bronzi (fondatrice del Centro di aiuto alla vita presso la clinica Mangiagalli), Elisa Penna, (giornalista), ecc.